La lingua francese
Perché studiare e parlare il francese?
Il francese è spesso considerato una lingua bellissima, musicale, elegante. Al di là di questi aspetti soggettivi, bisogna ricordare che il francese:
- è l’unica lingua parlata nei 5 continenti;
- è la quinta lingua più parlata al mondo: è parlata da 380 milioni di persone . In Europa è lingua madre in Francia, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Principato di Monaco. Nel resto del mondo è la lingua madre o la lingua ufficiale in tutta l’Africa Nord Occidentale (Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d’Avorio, Senegal…), in Canada, nelle Antille Francesi, in Guyana, Réunion, in Medio Oriente, nell’ex Indocina (Vietnam, Laos, Cambogia), in Nuova Caledonia, nella Polinesia francese;
- è la lingua più diffusa al mondo dopo l’inglese, per numero di paesi in cui è parlata : 80 paesi!
- è anche la seconda lingua più studiata al mondo, dopo l’inglese: ci sono 494 licei francesi in 136 paesi del mondo;
- è soprattutto una lingua sempre più parlata nel mondo per numero di persone:
- nel 2010: 220 milioni
- nel 2014: 274 milioni
- nel 2050 sono stimati 700 milioni di cui l’85% sarà di origine africana
- è la lingua ufficiale e di lavoro di diverse organizzazioni:
- la Commissione europea ha tre lingue di lavoro: l’inglese, il francese e il tedesco;
- L’ONU, il Consiglio d’Europa, l’OTAN et l’OCSE hanno due lingue di lavoro: l’inglese e il francese;
- l’UNESCO ha 6 lingue ufficiali: l’inglese, l’arabo, il cinese, lo spagnolo, il francese e il russo e due lingue di lavoro: l’inglese e il francese;
- la Comunità di sviluppo dell’Africa australe ha 3 lingue di lavoro: l’inglese, il francese e il portoghese;
- la Fifa ha quattro lingue di lavoro: il tedesco, l’inglese, il francese, lo spagnolo. Il francese è stata a lungo l’unica lingua ufficiale dell’Organizzazione, anche se ora si utilizza anche l’inglese per la comunicazione;
- il francese è la lingua delle grandi ONG, come Medici senza frontiere, Emergency;
- il francese è la prima lingua ufficiale dei Giochi Olimpici, grazie a Pierre de Coubertin, il fondatore dei giochi olimpici moderni.
Il francese è molto apprezzato nell’ambito della Diplomazia e della Giurisprudenza. E’ utilizzato alla Commissione europea come lingua di lavoro nelle questioni giuridiche.
Economia e Marketing
I rapporti economici italo-francesi mostrano un elevato grado di interdipendenza delle due economie per via della prossimità geografica e culturale, un commercio di tipo intra-industriale (automobile, prodotti farmaceutici, agroalimentare ed elettronica).
Italia e Francia hanno raggiunto nel 2015 quasi 70 miliardi di euro di interscambio, ovvero 200 milioni di scambi quotidiani fra i due paesi.
Per l’Italia, la Francia è il secondo paese di destinazione dell’export ( 10,6% di quota di mercato) dopo la Germania e il secondo mercato di origine delle importazioni (8,6% del totale).
Per la Francia, l’Italia è stata nel 2015 il quarto mercato di destinazione delle proprie esportazioni (31,9 miliardi nel 2015) ed il terzo mercato di origine delle proprie importazioni (37,75 miliardi nel 2015).
L’Italia in Francia
La Francia è la prima destinazione delle imprese italiane in Europa. Su 962 progetti internazionali realizzati in Francia, 84 (8,8%) progetti sono stati sviluppati da investimenti italiani, per un valore complessivo di oltre 17 miliardi di euro.
Molto significativa è la progressione delle attività di ricerca e sviluppo che permettono alle imprese italiane di classificarsi al secondo posto mondiale con il 14% dei progetti esteri avviati in Francia, dopo gli Stati Uniti (24%).
Tra i settori prevalenti degli investimenti italiani in Francia, troviamo:
- Il trasporto, stoccaggio (12% dei progetti italiani)
- Il tessile/ abbigliamento (12%)
- L’agroalimentare (11%)
L’Italia è il primo paese investitore in Francia nel settore dell’arredamento della casa ( 37% dei progetti di origine estera)
In Francia sono presenti 1800 imprese italiane che impiegano oltre 100 000 persone. Tra i fattori determinanti che spingono le imprese italiane ad istallarsi in Francia:
- Il credito d’imposta-ricerca, che permette alle imprese straniere di dedurre dalle loro imposte il 30% dei costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo
- Il costo energetico, di gran lunga inferiore a quello sostenuto in Italia
- L’offerta di servizi e infrastrutture di altissimo livello
- Un ecosistema imprenditoriale internazionale che stimola la competizione e offre opportunità di confronto e di crescita.
Alcune imprese italiane presenti in Francia
Generali, Leonardo, Italcementi, Ferrero, Barilla…
Nel 2015 gli scambi commerciali sono stati del valore di 69 708 miliardi di euro (circa 190 milioni di euro di scambi al giorno), di cui 31,8 miliardi di euro di esportazioni francesi in Italia e di 37,3 miliardi di euro di esportazioni italiane in Francia, con un saldo commerciale a favore dell’Italia pari a 5,5 miliardi di euro.
La Francia è il secondo cliente dell’Italia con una quota di mercato del 10,3%, preceduta dalla Germania con il 12,5%. Gli Stati Uniti occupano il terzo posto con il 7,5% delle esportazioni e a seguire il Regno Unito con il 5,5% ed i paesi dell’OPEC con il 5,3%.
La Francia è il primo paese investitore in Italia: oltre 1600 filiali francesi in Italia, 200 000 posti di lavoro.
L’Italia è il quinto investitore in Francia con 1200 filiali e 80 000 dipendenti.
Alcune importanti sinergie industriali italo-francesi:
- ATR- Aerei da Trasporto Regionale- Avions de transport régional
- MSC e STX France
- Thales Alenia Space e Telespazio
- DCNS e Finincantieri
- PSA Peugeot Citroen e Magnetto
- Rinascente e Auchan
- Leclerc e Conad
- Barilla e Harry’s
Turismo
La Francia è la prima destinazione estera degli italiani, che rappresentano il 9% dei turisti che visitano la Francia
L’Italia è la seconda meta straniera dei francesi: essi rappresentano quasi l’8% dei turisti che visitano l’Italia.
Per saperne di più sulle relazioni tra la Francia e l’Italia: CCI France Italie, Business France, Atout France